Interpretare i sogni
Dalla notte dei tempi l’uomo ha sempre attribuito ai sogni un significato profondo, tentandone di interpretarne il significato e la simbologia.
Esiste una "cultura" interpretativa, tramandata, che distingue tra i sogni classificandoli .
Quelli premonitori, ad esempio, vengono interpretati tenendo presente spesso la teoria dei contrari. Ridere in un sogno è premonienza di sofferenza, di pianto, al contrario piangere in sogno annuncia allegria, serenità .
Allo stesso modo sognare oggetti che luccicano è inganno, cani mansueti è fedeltà , denti che cadono annunciano morte nella parentela.
Ma i sogni possono davvero essere interpretati così facilmente ? Sono davvero modi di comunicare di "entità " che si rendono a noi presenti annunciandoci disgrazie o fortune ? Oppure sono semplicemente delle rivisitazioni del nostro inconscio ?
Oppure, versione accreditata presso gli esperti, la parte meno utilizzata della nostra mente, che ancora non conosciamo, "libera" la sua energia analizzando e riordinando il nostro vissuto quotidiano dandoci dei "segni" da interpretare ?
Questa ultima ipotesi è forse quella pi๠attendibile : spesso un sogno ci lascia perpelessi, tristi, sensi di angoscia.
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Anche se ogni maleficio è a se stante, è pur vero che esiste una cosidetta "sintomatologia" comune che permette di determinare se una persona, o un luogo, Â è stata colpita dal cosidetto "male malefico".
Alzi la mano chi nell’arco della vita non ha mai letto l’oroscopo! Sfogliando una rivista o un quotidiano, navigando in internet o facendo zapping è facile imbattersi in spazi dedicati alle previsioni zodiacali sui quali spesso ci si sofferma anche solo per curiosità . Per alcuni (e non sono pochi) è diventato quasi un rito consultare ogni giorno l’oroscopo benchè ci si guardi bene dal dirlo in giro. Interessarsi all’astrologia è una di quelle pratiche per le quali vale la massina "si fa ma non si dice!". Crea infatti una sorta di imbarazzo ammettere di dedicare qualche minuto del proprio tempo alla lettura dello zodiaco, poichè tutto ciò che concerne le arti divinatorie è visto dalla collettività come un sistema mendace e frivolo. Ma chi nel nostro paese crede all’astrologia? Secondo recenti indagini Doxa, una quota compresa tra un terzo e metà degli Italiani dà una qualche fiducia all’astrologia, benchè si registra un numero consistente di chi legge almeno saltuariamente l’oroscopo; in media le donne credono all’astrologia pi๠degli uomini, mentre non è particolarmente rilevante il divario tra le diverse categorie socio-economiche. Ora veniamo al dunque: cos’è l’astrologia? L’astrologia è semplicemente lo studio del comportamento umano in relazione all’influenza degli astri. Esistono tuttavia numerosissime correnti di pensiero e "scuole" astrologiche; è perciò difficile dare una definizione univoca e definitiva di astrologia che metta tutti d’accordo. Pur non essendo propriamente una disciplina scientifica, l’astrologia fonda i suoi principi su basi scientifiche ed astronomiche.
L’origine dei tarocchi si perde nella notte dei tempi : di sicuro hanno un origine medioevale e i secoli non ne hanno mutato il significato e il fascino.
I malefici esistono ? Sicuramente si è la risposta.