Riscontri in cartomanzia: quanto sono utili? Perchè sono cosi pochi?

riscontri in cartomanzia Chi si rivolge alla cartomanzia lo fa quasi sempre per avere risposte precise, definite.
Una volta le cartomanti non ponevano domande: aprivano le carte, formavano la stesa e ti dicevano tutto.
Oggi vuoi la grande diffusione con internet, vuoi la molta improvvisazione (quando non è truffa) in circolazione il consulto è basato su una serie di domande che i consultante pone e alla quale la cartomante risponde specificatamente.
Una volta non era così e la bravura e la consistenza di una cartomante era basata soprattutto sul passa-parola.
Quella è brava, mi ha previsto questo e quello, affidati a lei perchè ti dice tutto che poi si avvera.
E’ quello che oggi chiamiamo pi๠genericamente “riscontri”: in sintesi quanto di quello che ci vienedetto in un consulto poi si avvera.
Ma hanno sempre un valore? Servono per determinare se di fornte abbiamo una vera cartomante, con la sua esperienza e valenza esoterica, oppure una onesta cialtrona, o, peggio ancora, un autentica imbrogliona?
I pareri sono discordanti ovviamente se non altro perchè con la diffusione di internet, spesso questi riscontri vengono dati da persone per email, su un forum, per messaggistica privata da persone di cui non conosciamo identità  e intenzioni.
Il riscontro una volta era sempre della vicina di casa, dell’amica, della parente: oggi è una perfetta sconosciuta e dietro quel riscontro ci potrebbe essere anche la cartomante in vena di pubblicizzarsi.
No per niente su almeno una decina di forum sono state sorprese svariate cartomanti ad autoriscontrarsi, o amiche compiacenti che in cambio della domandina quotidiana, quasi sicuramente gratis, non esitano a scrivere maestosi riscontri spesso esagerati, qualche volta inventati.
La prima differenza da ricercare è se il riscontro viene dato a un consulto del tutto gratuito o a pagamento. Nel primo caso dovrebbe essere pi๠veritiero e sincero, nel secondo sopravviene sempre il sospetto.
In un consulto a pagamento il consultante cerca due cose precise: l’approfondimento al suo problema e il futuro di quel problema. Non vuole sostanzialmente chiacchiere.
Vuole fatti concreti. Come quando si va da un professionista come un avvocato, un medico, si paga la parcella ma si vuole una “soluzione professionale”.
Qualcuno obietterà  che la Cartomanzia non è una scienza esatta: siamo d’accordo, non è soprattutto una professione riconsociuta, su questo siamo in sintonia.
Ma allora perchè pagare se dall’altro lato non c’è un professionista serio che ci garantisce dei risultati?
E’ da questo momento in poi ch si innesta il cosidetto “riscontro”: la cartomante lo trova un ottimo strumento di pubblicità : vero o falso che sia l’aiuterà  a trovare nuovi clienti.
A questo punto occorre fare una riflessione che in genere si applica al gioco del Gratta e Vinci.
In alcune ricevitorie, per invogliare i clienti ad acquistare i tagliande delle lotterie istantanee, si affiggono le fotocopie dei biglietti vincenti. La gente entra e stupisce di fornte a quei 4 biglietti che hanno vinto 500 euro e di fronte a quel biglietto che ha premiato il fortunato con 10.000 euro!
Purtroppo non c’è nessuno a farlo riflettere che se accanto a quei pochissimi tagliandi vincitori si esponessero TUTTI i tagliandi perdenti a fronte dei queli SOLO quelli sono risultati vincitori, probabilmente passerebbe di colpo al voglia di acquistarne uno.
Allo stesso modo la cartomanzia: a fronte di 5 riscontri positivi si ignora, e la cartomante si guarda bene dal notificarli, quanti consulti non hanno trovato riscontro , che equovale a dire che sono negativi.
Da un rapido sguardo alla realtà  di internet abbiamo trovato che i riscontri per le cartomanti a pagamento rientrano in un amedia che si attesta tra lo 0,5 % e il 2 % nei casi pi๠ortunati e blasonati. 
Evidentemente questo dato è epurato da quello che è l’autoriscontro o peggio ancora il riscontro di favore e di comodo.
Inoltre le cartomanti sono riluttanti a fornire i dati, vuoi pe run afatto di riservatezza, vuoi per la paura che qualcuno evidenzi l’eventuale elusione fiscale che i questo settore è altissima.
Cosa significa questo? Che nella media dei consulti a pagamento il riscontro che dovrebbe essere il termometro della validità  della cartomante è compreso tra un misero 0,5 % e 2 %.
 Cioè in altre parole su 100 consulti effettuati da una cartomante al massimo ce ne è 1 che prova che la cartomante ha predetto qualcosa che poi si è avverato.
Pensate se dovreste andare da un avvocato per affidargli un problema e sapere che quell’avvocato su 100 forse ne risolve 1….
Ma allora perchè molte affidano la scelta di una cartomante in base ai riscontri?
Perchè nessuno fa notare loro queste cifre, nessuno dice loro che a fronte di una persona soddisfatta ve ne sono 99 che hanno pagato senza ottenere la verità  sul loro futuro.
E’ come andare da un medico specialista, pagare la parcella, e sperare di essere tra quel 2 % che uscirà  guarito.
Eppure, chiunque sostenesse che non si tratta di scienza esatta dovrebbe però spiegare perchè le altisonanti pubblicità  di cartomanti parlano di poteri straordinari, di doti sensitive convolgenti. Molte offrono a latere della cartomanzia anche altri prodotti, come astrologia, cristallomanzia, scrittura automatica, tutto offerta quasi come se si entrasse nella clinica del destino e del futuro.
Chi volesse sostenere la scarsità  dei riscontri addebitandola alla non esattezza come scienza della cartomanzia dovrebbe spiegare allora cosa serve quella pubblicità  e ancor pi๠pagare per qualcosa di etereo, di incerto che però viene reclamizzato in pompa magna e fragorosamente.
Qualcosa decisamente non torna.