Quando i consulti di cartomanzia sono un’abitudine

i mazzi di tarocchi I consulti di cartomanzia, dopo la consultazione degli oroscopi, è sicuramente la voe pi๠ricercata su internet.
Si calcola che sono migliaia le persone che quotidianamente cercano sui grossi motori di ricerca, come Google, questa voce.
Chi cerca articoli, spiegazioni, interpretazioni, ma la maggioranza cerca proprio chi a cui affidarsi per un consulto.
La grande diffusione di internet, come già  detto in altri articoli, non solo facilita la ricerca e il contatto tra i consultanti e le cartomanti, ma rende facili le stesse modalità  di un consulto.
Se da un lato favorisce la scelta della cartomante di fiducia e facilita le modalita di consulto, internet tuttavia stimola la nascita e la crescita di un fenomeno: quello dell’abitudine al consulto che spesso sfocia in una vera e propria malattia.
Un buon consulto di cartomanzia, la scelta di una cartomante di fiducia, seria, affidabile è quanto mai facile su internet, ma a fronte di bravi cartomanti si incontrano ragazzine improvvisate, uomini e donne in difficoltà  che vedono nella cartomanzia una fonte unicamemente di guadagno, fino ad arrivare a veri e propri lestofanti e truffatori.
In tutto questo si inserisce “l’abitudine al consulto” : quell’istinto strano, quella pulsione segreta che spinge a chiedere e ottenere consulti a raffica, senza un controllo ne sulla qualità , ne sulla professionalità  degli stessi.
Vediamo come inizia in genere: si parte dal problema, quasi sempre d’amore. La pena che proviamo, il dolore che ci pervade per una storia finita, per un abbandono necessitano di una speranza, di una parola che li affievoliscano, che li rendino meno pesanti da sopportare.
E’ a quel punto che scatta la “scintilla”: se sapessi che la storia si ricompone starei meglio, pensa il potenziale consultante. E va alla ricerca di “qualcuno” che attreverso la divinazione, cioè la previsione del futuro, possa dargli una speranza che rimuova in parte quella sofferenza che lo attanaglia.
La seconda fase è rappresentata dalla ricerca: è qui che in genere si pongono le basi per quella che sarà  un abitudine che può trasformarsi in una vera e propria “malattia da consulto”.
La ricerca avviene con gli strumenti a disposizione: la pagina di un motore di ricerca e alcune parole che pensiamo possono darci risultati.
Primo errore che si commette è quello di considerare tutti i risultati alla stessa stregua e sullo stesso piano: la cascata dei risulati che probabilmente avremo in risposta alla nostra ricerca ha un unico dato certo. I risultati non sono ordinati secondo la serietà  e professionalità  degli operatori nè il sistema riesce a fornirci il grado di credibilità  che hanno.
Ottenuti i primi risultati si fa una prima scelta : gli operatori che offrono i servizi a minor prezzo e quelli pi๠facilmente raggiungibili, che , guarda caso, sono quelli che usano le cosidette linee telefoniche a valore aggiunto, cioè gli 899, i 178 ecc.
Quasi sempre non si tiene conto che tra i primi risultati compariranno con tutta probabilità  quelli che hanno impresso alla loro pubblicità  una maggiore efficienza ma che non è indice assolutamente di affidabilità , serietà  e professionalità .
Lo sanno bene gli esperti di SEO, cioè di tecniche di posizionamento sui motori di ricerca.
Al consultante non viene nemmeno per un istante in mente che a rispondere ad un 899 potrebbe essere una ragazzina, una casalinga in vena di arrotondare, un ciarlatano o semplicemente qualche giovanotto disoccupato.
Anzi se il sito internet offre pi๠cartomanti e pi๠899 per lui è segno di qualcosa di professionale: non sa, ad esempio, che oggi chiunque può noleggiare una o pi๠linee 899 e deviarle sui numeri degli operatori che risponderanno.
La prima scelta è fatta: l’impatto spesso è soddisfacente. L’operatore che risponde a telefono ha interesse a trattenere per l’intera durata massima della conversazione il cliente e, nella speranza che richiami, dirgli quello che vuole sentirsi dire aggiungendo qualche incognita da riverificare pi๠avanti nel tempo.
Il consultante ha una prima fase di soddisfazione: si vedono contatti, incontri, chiarimenti.
Scatta la seconda fase che in genere avviene uno o due giorni dopo il primo contatto.
E se avesse sbagliato? E se fossi incappato nell’unico che non sa leggere le carte.
A quel punto si ripete la query sul motore di ricerca e si cerca un alternativa. Si rifà  un numero e si accoglie il secondo responso.
Dopo questo secondo “tentativo” si è presi da un senso di angoscia….passa qualche giorno e ci si chiede se non ci siano cartomanti disponibili gratuitamente. Gratis è sempre meglio che pagare.
E qui scatta la terza e pi๠pericolosa fase che se non gestita correttamente e con intelligenza porterà  il consultante ad essere un “malato di consulti”.
Molti cartomanti sanno che rispondendo ad una domanda gratuita con una probabilità  statistica del 35 % il consultante tornerà  per altre domande e come pagante.
Ecco che una domanda gratuita viene concessa: quasi sempre la risposta è piuttosto striminzita. Vuoi che venga fatta in chat, oppure su un forum oppure telefonicamente nel 99 % dei casi la risposta sarà  breve, veloce e poco dettagliata.
Il consultante non riflette su un punto, che è il perno di tutto: se spero in un ritorno la domanda semplice “tornerà  da me” attende una riposta che può essere solo o SI o NO.
Incamera la risposta e pensa che in fondo se vorrà  potrà  approfondire in piena libertà : non si accorge che è scattata una trappola fatale. Difatti di la a poco il consultante si ricorderà  che tra i risultati ottenuti con la sua ricerca c’erano altri cartomanti che offrivano la “prova” della prima domanda gratuita.
Perchè dunque non sfruttare questa opportunità ? Inizia la prima salita di quello che sarà  il suo calvario.
Forum, telefono, chat ….inizia a provarle tutte, a elaborare le poche parole ottenute come risposta: crede in fondo di essere lei la pi๠furba. Non costa niente, ne provo dieci, una la verità  me la dirà  pure! Ma intanto il tempo passa e quei messaggi, quelle telefonate, quei chiarimenti previsti non trovano riscontro nella realtà .
Scatta la seconda molla : se pago mi trattano meglio. Ricontatta qualcuno, paga, e prova ancora. Inizia a documentarsi sulle possibilità  dei tarocchi, delle sibille, consulta in internet quanto pi๠materiale possibile, cerca certezze, cerca risposte anche per capire la validità  dei suoi consulti.
Il consultante ha cercato sulla Rete ed è finita nella rete: non trattiamo, per ora, i casi in cui finisce nella rete di truffaldini, ma è già  finita nella rete che ben presto farò questo consultante un “ammalato di consulti”.
Inizia una fase caotica di amore-odio per la cartomanzia: a fronte di tanti consulti che avrà  fatto qualche riscontro riuscirà  ad ottenerlo. Ma l’effetto è dirompente: ecco qualla cosa che mi aveva detto tizia si è avverato, dunque posso fidarmi di tizia, dunque basta cercare la persona giusta.  E si torna da tizia e si cerca qualcun’altro bravo quanto tizia.
Cartomanti dai nomi accattivanti, esotici, misteriosi affollano la mente del consultante.
Intendiamoci molti riescono a fermarsi in tempo, a moderare questo istinto e sete di “futuro”, ma moltissimi cadono in questa spirale.
In moltissimi casi per approfittare di cartomanti “sensibili” che offrono qualcosa di gratis si dispone anche a cambiare nome, identità  per ottenere altri consulti.
Ma c’è un sistema che il consultante scopre con soddisfazione e che gli permetterà  di avere tanti consulti gratis! Lo scambio! Su numerosi forum dedicati alal cartomanzia si usa scambiare, ovvero io faccio il consulto a te, tu lo fai a me.
Ma per fare questo occorre saper leggere le carte: si corre al negozio pi๠vicino, si compra un mazzo di carte, si legge tutto d’un fiato lo striminzito manualetto e si cerca di imparare pi๠in fretta possibile. Dopo qualche giorno il consultante si è trasformato in un cartomante pronto a scambiare con tanti altri.
Inizia così una delle fasi pi๠pericolose in senso assoluto. Con lo scambio si sfiora dopo un pò anche l’idea che in fondo ci si può ricavare qualcosa. Il consultante si trasforma in breve in un cartomante che offrirà , per farsi conoscere, la prima domanda gratuita e cercherà  poi di trarne un profitto.
E’ la fase, dicevamo, pi๠pericolosa in quanto con questo sistema si immette in circolo una nuova “cartomante” priva di una preparazione, esperienza e sensitività  specifica che andrà  ad alimentare quel fiume che ha travolto, in un certo senso, il nostro consultante ora cartomante.
Ma nel frattempo il consulto è diventato un abitudine, una malattia: dagli iniziali consulti chiesti per un problema di partenza, si arriva a ottenere anche 5 e oltre consulti quotidiani.
Non ci si accorge di quell’ansia da consulto che ci prende, da quella profonda insodisfazione che si vive, e non si nota che la situazione di arrivo è nettamente peggiore di quella di partenza.
Ci sono delle regole per difendersi?
Certamente la prima è quella di considerare alcuni aspetti del problema che si possono sintetizzare in questo modo:
– Dietro un telefono, una chat o un’email può celarsi chiunque. Il fatto che abbia pi๠visibilità  rispetto ad altri non è indice che sia il migliore e che sia realmente un operatore preparato ed esperto.
– La domanda gratuita non è indice di disponibiltà  o di serietà : è quasi sempre uno specchietto delle allodole fatto per attiare clienti a pagare dopo
– La durata di un consulto non è indice di qualità : spesso un SI o un NO richiedono pochissimi secondi.
– Consultare qualche cartomante alla ricerca di quella brava e preparata di cui fidarci va bene, ma collezionare consulti per sentir dire quello che vogliamo sentirci dire apre davanti a noi una voragine.
– Non è bravo il cartomante che ha molti riscontri: spesso sono falsi. E’ bravo quello che vi dice cosa succederà . Il metro dell’esperienza e riscontro personale è il migliore.
– La cartomanzia per molti è un mestiere per lucrare: se esistono falsari perchè non ci dovrebbero essere in questo campo?
– Non serve adoperarsi per scambiare in modo da ottenere consulti a piacimento: probabilmente chi scambia dall’altro lato è incompetente quanto voi e lo fa per le stesse ragioni. Meglio una partita a briscola.
– Scambiate il meno possibile e con attenzione: alcune cartomanti sono abili nel presentarsi sotto veste di “insospettabili” per carprirvi informazioni utili che poi utilizzeranno se con altri nomi vi faranno i consulti a pagamento.

In tutto questo puo’ aiutare molto il gratis vero, cioè l’erogazione assolutamente gratis di servizi di cartomanzia soprattutto da parte di quelli che non svolgono poi attività  a pagamento, e inoltre i sistemi automatici.
Anche in questo occorre moderazione nell’uso ma se non altro ci fa risparmiare soldi e non ci mette in condizione di dover “girare il mondo” e quindi esporsi al rischio di ammalarci di consulti che come tutte le “malattie di abitudine” (tipo gioco) con il tempo provoca grossi problemi spesso superabili solo dopo molti sacrifici.