Carte napoletane : la consacrazione in cartomanzia

carte napoletane consacrazione cartomanziaE’ noto a tutti gli operatori che i mazzi di carte usati in cartomanzia vanno “consacrati”.
Tarocchi, carte napoletane, sibille : secondo vari rituali devono essere “battezzate”, ossia “caricate” per poter essere strumento, veicolo e mezzo di divinazione.
Anche la carte napoletane, nella antica cartomaniza napoletana, devono essere consacrate : vi sono riti appositi alle quali i cartomanti napoletani non si sottraggono.
Dall’antica cartomanzia napoletana descriviamo questa antichissima consacrazione di un mazzo nuovo di carte napoletane.
Innanzitutto il mazzo di carte deve essere assolutamente nuovo : alcuni prediligono farselo ragalare.
Su un tavolo, possibilmente in legno, si stende un panno rosso : al centro del panno si crea, con del sale fine,  un cerchio al centro del quale si porrà  un braciere, o un turibolo, con dei carboncini per bruciare incenso. Immediatamente dietro il bracerino si pone una candela ( il colore non ha importanza ) , alla sinistra del bracerino una ciotolina contenente acqua, mentre a destra del bracerino si disporrà  il mazzo di carte a faccia in su.
Il mazzo di carta deve essere estratto dalla sua confezione ovviamente, e la sua confezione possibilmente bruciata .
Si accende la candela e si inizia a brucaire nel bracerino del “benzoino” ( particolare incenso ) , poi una ad una si prendono le carte. Per ogni carta la si guarda ci ci soncentra sul suo significato, poi la si passa velocemente nell’acqua a sinistra del bracerino, intendendo con questo gesto purificarla con la fonte viva dell’acqua, poi la si passa velocemente sulla fiamma della candela, e poi ( seguendo sempre il senso orario ) la si passa sia per il dorso, sia per il dritto sul barcere che brucia benzoino ripetendo , nei due versi, la seguente formula : “Asso di coppe ( nome della carta ) , io ti consacro con l’acuqa, il fuoco, e la terra “.
Una volta consacrata la carta va riposta assolutamente fuori dal cerchio di sale e a faccia in già¹.
Terminata l’operazione si ripongono le carte in un sacchetto scuro e si “proteggono” per tre giorni , senza usarle assolutamente, in un cassetto che dovrà  restare al buio.
Dopo si spegne la candela, con l’acqua della purificazione si spegne il bracerino e si avrà  cura di sotterrare il sale, il carboncino, la candela e l’incenso residuo in un vaso o in un giardino.
Alcuni usano mischiare le carte appena consacrate, e prima di riporle, con un mazzo “antico” ossia usato da qualche altro bravo cartomante. Al termine dei tre giorni si separerarnno le carte che saranno pronte per la divinazione.
Da tenere assolutamente presente che durante la consacrazione non si dovranno assolutamente indossare oggetti sacri, ne dovranno essere tenuti nella stessa stanza e che la consacrazione, almeno nella tradizione napoletana, è praticata alla mezzanotte, mai di sabato, mai di venerdi e mai di domenica o nelle feste religiose.
Dopo tre giorni il mazzo di carte sarà  pronto per la divinazione : ogni volta, subito dopo l’uso , occorre riporle nel loro sacchetto orginale.
Si ha notizia che alcuni cartomanti pratichino questo rito di consacrazione delle carte napoletane il lunedi su qualche spiaggia.
Altro fattore fondamentale è che per questo rito l’unico incenso consentito è il “benzoino”.