Ercolano : la magia. Le fattuchiere napoletane

Magia e malefici Ci sono luoghi sacri alla magia : uno di questi è Ercolano ( o pugliano o Resina ) alle falde del Vesuvio in provincia di Napoli.
Si tratta di uno dei luoghi pi๠“magici” della Campania e dell’Italia in genere.
Un fazzoletto di terra, nelle vicinanze del cosidetto “mercato delle pezze” ( indumenti usati ) e a poche centinaie di metri dagli scavi archeologici : due strade ( Corso Resina e Via Pugliano ) dove ormai da decine e decine di anni si tramanda una “magia” da madre in figlia.
Sono le cosidette “fattucchiare di Pugliano” ( o Rà©sina ) : nella zona, secondo stime, ne operano oltre 200 : si tramandono segreti da madre in figlia o da maestra ad allieva.
Sono i segreti delle cosidette fatture : fatture d’amore, fatture di odio, fatture a malattie, fatture a morte, legamenti, “spartenze”.
Si parte dai laccetti intrecciati con formule e rituali antichi per legare due sposi o due fidanzati, al sale di “spartenza” preparato secondo riti anctichissimi e poi gettato in mare che servirà  a dividire due sposi o fidanzati, e , passando attraverso teste di aglio e limoni penetrati da centinaia di spilli, laccetti e capelli, alla cosidetta “capa di pecuriello” ( testa d’agnello ) preparata battezzando la stessa con il nome di battesimo della persona da colpire e legata ( o infilzata ) da laccetti, aghi, spilli.
Fatture che spesso vanno sepolti in boschi vicini o gettati in corsi d’acqua o annegati nel mare : così non è difficile nel bosco pubblico della vicina Portici ritrovare questi oggetti, perfino nello stagno , oppure negli stessi vicini scavi, sapientemente nascosti in anfratti delle mura decadenti.
Spesso dai vicini porti emergono calzini maschili annodati contenenti chiodi, capelli ammassati, contenenti viscere di animali, oppure limoni e patate con spilloni, laccetti, spago.
Sembra che la fatture pi๠potenti e con maggior probabilità  di successo si preparino in questa zona : segreti e rituali sono quasi sempre tramandati da madre in figlia o da maestra e allieva.
Qualche volta ci sono dei quaderni antichissimi pieni zeppi di formule e di esempi : la consegna all’allievo con un particolare rito si chiama “passaggio del comando”.
Si tratta del “comando” sugli spiriti, del potere di evocare e invocare : e così in questa terra arsa dal sole e intimorita dal Vesuvio si confezionano malefici di ogni tipo.
Spesso la gente arriva da lontano : anche alla ricerca di una buona cartomante.
Ad Ercolano la cartomanzia si basa soprattutto sulle “carte napoletane” : vecchine che sembrano nemmeno doversi reggere in piedi che “predigono”, spesso con una precisione stupefacente .
Le stesse vecchine che passano serate, notatte, ad intrecciare laccetti in “legamenti” d’amore , o a infilzare “teste di aglio” con spilloni recitando formule segrete solo a loro note.
Ad esempio in questa zona è abbastanz afrequente la cosiidetta “vutate e seggia” ( volta sedia ) che consiste nel far girare vorticosamente una sedia di paglia ( dicono che deve provenire da una Chiesa ) tenendola per un “pizzo” nel palmo della mano e recitando delle formule. Successivamente la sedia, dopo un certo numero di giri, viene lasciata cadere e senza pi๠toccarla viene infilzata nella paglia da una forchetta o da un coltello che vi resterà  conficcato fino al giorno dopo, alla stessa ora, quando la “fattucchiera” riprenderà  il rito.
Sembra che nel momento stesso in cui la “fattucchiara” fa girare la sedia , il soggetto da colpire sia interessato da mal di testa, spesso da confusione, da improvvisi abbassamenti di pressione.
Il periodo di riposo della sedia con la paglia infilzata pari risulti essere per il malcapitato un “pensiero fisso”, un tempo diciamo di maturazione.
Altra pratica abbastanza diffusa è il cosidetto bicchiere di S.Pietro ( sfera magica ) : a praticarlo non sono in molti , ma quelli che lo praticano hanno una marcia in pià¹.
Attraverso una brocca di vetro contenente acqua, retroilluminata da una candela, riescono a far vedere scene , immagini, allegorie riflettenti il problema per cui il consultante si è recato da loro.
E ancora dietro gli usci delle case è facile trovare appese forbici aperte, cornetti, piccole medagline , sacchetti di sale , sacchetti contenente pietre del vesuvio, ecc. : servono a proteggere la casa da invidia, malocchio e malefici.
Questa zona del napoletano davvero si può considerare la patria della magia napoletana , della migliore fattuchieria partenopea.
Dove spesso il confine tra il reale e il mondo dell’occulto è così sottile che smbra penetrarsi con il solo sguardo.