La terribile magia cubana : tra riti e misteri
Filtri d’amore e di morte, sortilegi, incantesimi, orazioni propiziatorie e talismani : e’ l’immagine che frequentemente abbiamo della magia cubana, qualla magia che affonda le sue radici in quella africana senza soluzione di continuità .
A prima vista la “magia cubana” potrebbe apparire come un misto tra il sacro e il profano, come un mix sconcertante tra mistero, rituali, preghiere.
Secondo numerosi studiosi ( credenti e non ) la magia cubana è tra le pi๠potenti tra quelle conosciute : i rituali sembrano avere un efficacia incredibile che hanno rinsaldato l’idea che quella cubana è una delle magie pi๠potenti.
Ma non tutti sanno che quella che viende denominata “Santeria” a Cuba è una vera e propria religione.
La Santeria è meglio conosciuta come “Regla de Ocha”, di origine africana, diffusa li dagli schiavi che con gli anni si sono confusi alla popolazione originaria : provenienti dalle regioni del regno del Dahomey. Togo, Benin è una componente fondamentale della cultura cubana, ed è praticata da numerosissimi “fedeli”.
Gli schiavi contribuirono anche a diffondere il loro idioma ( Yoruba ) e soprattutto la credenza religiosa negli “orisha“.
Con il tempo gli “orisha” sono stati addirittura identificati con i Santi della religione cattolica proprio per alcuni tratti in comune : gli “orisha” erano persone reali, dotati del potere ( “achè” ) , resi poi santificati dai loro stessi discendenti.
Gli “orisha” poi diventano “forza immateriale”, energia, che si concretizza negli uomini solo al suo manifestarsi in essi : per farlo , ovvero per materializzare questa forza immateriale c’è una cerimonia particolarmente intensa , e pi๠esattamente la “hacerse el santo”.
Tra gli orisha  pi๠noti troviamo Elegguà , Obatalà , Yemayà : ma la pi๠famosa è sicuramente Ochà¹n la dea dell’amore, del fiume e della femminilità .
E’ con la fine della schiavit๠nel 1880 che la Santeria trova la sua ufficializzazione e gli schiavi africani, ormai liberi, possono diffondere i loro culti che si unificano nella “Regla de Ocha” dando origine a quello che , non a caso, viene identificato come uno dei pi๠potenti mezzi di predizione e divinazione al mondo : la  “Regla de Ifà “.
Questo sistema di divinazione non è improvvisabile, è tramandato : la “Regla de Ifà ” funziona attraverso la “Tavola de Ifà ” che è manipolta direttamente dal “sacerdote” , il “babalawo”.
Il “babalawo” è un sacerdote : il “babalawo” può essere solo uomo ( mai donna, dunque se incontrate qualche donna che si definisce babalawo si tratta di una ciarlatana ) e viene consacrato babalawo solo quando un altro sacerdote babalawo scopre attraverso la Tavola di Ifà che il candidato babalawo è figlio di Orula.
Ma esiste anche un altro metodo di divinazione, denominato “Caracoles” : è praticato da uomini e donne , chiamati santeros, che tuttavia sono “abilitati” a divinare con le Caracoles solo e soltanto quando il santo che hanno ricevuto in affidamento li autorizza.
Ma la Santeria cubana non è solo predizione, divinazione : accanto ad altre realtà ( brughèrie) costituisce il cuore della magia e dell’occulto cubano.
Potenti riti per legare due persone , per dividerle , per propiziare affari, ma anche per rovinare persone, famiglie, dividere amici ed amanti sono noti : in antichi manoscritti i babalawo annotano scrupolosamente antichi e potentisismi rituali.
Noto è il rituale della candela con i nomi scritti al contrario di due persone da separare : ovviamente non forniamo qui i dettagli ne i procedimenti ne il rituale che abbiamo trovato in un atnico manoscritto che ci è stato gentilmnete “prestato” da una santores cubana : solo che i suoi Caracoles ci hanno davvero stupito per la sorprendente precisione nel conoscere il passato e perfettamente il presente e …chissà anche il futuro da verificare ancora.
E visto che abbiamo constatato con mano la veridicità scaturita dai suoi Caracoles , seguiamo volentieri il suo consiglio di non divulgare parte di quel manoscritto.
( parte prima )Â