Negatività : quella persona porta iella
La convinzione che ci siano persone che portano “iella” o persone “iellate” accompagna l’uomo da secoli.
Ma la “iella” in che cosa consiste esattamente ?
La definizione generale è quella che la descrive come un flusso di “negatività ” che si abbattono su una persona : perdità di soldi, incidenti, concorsi non superati , appuntamenti persi, ecc.
Insomma quando questi eventi si susseguono ripetutamente e a ritmo incalzante si dice che ha iella.
Alcuni ritengono che esistono persone che “trasmettono” in qualche modo la “iella” e li deviniscono iettatori. Ma esistono davvero ?
La risposta non può che essere affermativa : mettendo da parte l’ipotesi che la persona voglia fare del “male volontariamente” esistono una serie di persone che sembrano dotate di un flusso che emanano e che coinvolgono tutti coloro che gli sono intorno e vengono a contatto.
Ad esempio è facile che una persona alla quale abbiate raccontato di un concorso a cui avete partecipato vi risponde che non lo supererete per niente e così sarà , oppure che vi allerta sul non andare in un certo luogo, e voi andandoci avrete un incidente.
Ma esistono persone anche particolarmente “sensibili” come una sorte di spugna , pronte ad assorbire quell’onda d’urto di negatività .
Spesso si domanda infatti perchè una persona che porta “iella” colpisca tizio anziche caio : caio è protetto ? Assolutamente no, solo che tizio rientra nella calssificazione appena fatta delle “spugne umane” in grado di assorbire le negatività .
E’ noto a chi scrive di una persona di sesso femminile che era da tutti tenuta alla lontana perchè ritenuta appunto una “iettatrice” : bastava guardarla per insospettirla che stavate pensando male di lei. Un suo sguardo ha “punito” pi๠di una persona che poi ha accusato gonfiore agli occhi, cadute per le scale, incidenti, perdita di borsellini.
Personalemente ho assistito ad una scena curiosa : la predetta iettatrice un giorno viene scippata da due balordi in motorino. La signorina ( mai sposata nonostante i suoi 55 anni ) non si scompone : gli scippatori nemmeno fanno in tempo a percorrere 30 metri che una volante della Polizia taglia loro la strda per attraversare un incrocio. Inutile dire quale sia stato l’impatto del motorino sul 113 e che i balordi furono immediatamente arrestati.
Questa fu per me la conferma che quella “signorina” ( ora passata al mondo dell’aldi là ) fosse davvero quello che definiamo una persona iettatrice.
Non bisogna confondere la “iella” indotta dai sintomi del malocchio : è vero che spesso un iettatore coincide anche con chi è capace di fare il “malocchio”, ma è ance vero che sono due cose separate.
Ma perchè chi porta iella è in grado di trasmettervi negatività ?
In moltissimi casi si è riscontrata che la persona iettatrice ha a sua volt asubito qualche maleficio, ma in molti casi , il tipo di vita condotto, i sentimenti di invidia, di esasperazione delle propria condizione lo inducono ad emanare, come una trasmittente , un flusso di onde negative : guai ad essere in quel raggio di azione.
Le cosidette “spugne” invece hanno una predisposizione naturale, oppure sono già afflitte da negatività per altri motivi : sta di certo che sembrano i “bersagli” preferiti da queste persone e spesso anche le vittime in ogni senso.
Ma cosa fare in questi casi ? Basta evitare queste persone ?
Tendenzialmente chi si sente colpita da uno iettatore o ritiene di essere a contatto con uno iettatore, o di essere pereseguitato dalla iella , corre ai ripari acquistando “amuleti” e ogni sorte di portafortuna.
Ma la “natura” stessa di questa negatività invece che farle diminuire , sembra che le fa aumentare.
Quindi meglio andare su “protezioni” di cui parleremo la prossima volta.