Imparare la lettura dei tarocchi : primi passi
La domanda che si pone è frequente : per leggere i tarocchi, e le carte pi๠in generale, occorre essere sentitivi?
Qualunque cosa pensiate in proposito la risposta può andare solo in un senso : se non lo scoprite non lo saprete mai.
Del resto è risaputo che in ognuno di noi sono “latenti” doti di sensitività , pi๠o meno accentuate : vi è mai capitato di sentire come una “sensazione” che qualcosa sta per accadere? O di avere delle premonizioni o, addirittura, di riuscire a intuire il comportamento di qualcuno anzitempo?
Ecco , in voi c’è , come del resto in ognuno, il germoglio latente della sensitività : occorre però che sia “risvegliato” e “coltivato”.
Come ogni buon atleta scopre lo sport preferito e si adopera per allenarsi e sviluppare il suo agonismo, anche voi dovrete abituarvi a risvegliare in voi e ad allenare la vostra sensitività .
E’ giunto dunque il momento di imparare la lettura dei tarocchi, iniziando dai primi rudimenti dell’arte della cartomanzia.
Primi passi con la cartomanzia
Se siete in possesso del vostro mazzo di tarocchi, o perchè ne avete acquistato uno, o perchè ve lo hanno regalato, iniziate a consacrarlo e tenetelo pronto per il vostro primo consulto, altrimenti utilizzate uno dei nostri metodi di tarocchi on line gratuiti o di tarocchi dell’amore .
Il primo errore da evitare è la tentazione di utilizzare solo gli arcani maggiori perchè si ritiene, a torto, che sia pi๠facile trarre un consulto.
Non è assolutamente vero e nulla di questo è pi๠infondato : il mazzo di carte costituito dai soli arcani maggiori è adatto a particolari metodi, ma non è assolutamente vero che per inziare si debba partire da quello perchè “pi๠facile”.
Il mazzo di carte va sempre accuratamente mescolato : è il cosidetto ” caos ” che richiama , in modo esoterico, il caos iniziale in cui era posto l’universo : ricordatevi di invertire anche le singole lame. E’ determinante infatti, in fase di interpretazione, stabilirne il verso.
Dopo la mescola si procede al taglio : rigorosamente con la mano sinistra.
Se state facendo le carte per conto di qualcuno sarebbe opportuno che l’operazione del taglio del mazzo di carte fosse fatto dal diretto interessato, ma , se non fosse possibile, potete farlo voi.
A seconda del metodo utilizzato estraete , sempre con la mano sinistra , le carte e disponetele secondo le indicazioni e la numerazione del metodo .
Se il metodo non prescrive particolari posizioni allora l’ordine è esattamente quello estratto.
Le lame vanno sempre girate , con la mano sinistra, da sinistra verso destra, e mai dall’alto verso il basso o viceversa : e questo, come è intuibile, per evitare che invertano il verso esatto in cui vengono sortite.
Fanno eccezione le carte da disporre in modo obbiquo : in questo caso si procederà a scoprirle o dall’alto verso il basso o viceversa, ma mai da sinistra verso destra o viceversa, per lo stesso concetto che non va alterato il verso .
Appena avete disposto le carte secondo il metodo , concentratevi , soprattutto sul problema , e iniziate a scoprire le vostre lame : osservatele attentamente e scrupolosamente, una ad una.
E’ importante e fondamentale farlo : i colori e le figure infatti vi trasmetteranno particolari sensazioni che dovete allenarvi a percepire e a riconoscere.
Sono sensazioni e ispirazioni fondamentali e importantissime, che si sposano con il significato prestabilito delle singole lame e vi aiuteranno nella loro interpretazione.
Con il tempo imparerete a percepire sempre di pi๠queste “vibrazioni” che in qualche modo sono associate e connesse intimamente al problema o alla domanda posta.
Non abbiate fretta nell’interpretare i tarocchi : piuttosto cercate di sposare sempre le sensazioni ricevute e le vibrazioni associate mentre scoprivate le carte con il loro significato.
E se potete lasciate sul tavolo le carte e rianalizzatele anche dopo qualche ora, soprattutto i primi tempi : meglio infatti riconsiderare il tutto piuttosto che ripetere la domanda o il quesito e rifare la stesa.
Ora siete pronti per il vostro primo consulto e a risvegliare la sensitività che è in voi.