I sensitivi e la cartomanzia : scoprire un maleficio.
Indubbiamente quando ci si trova di fronte a un caso sospetto di maleficio, quando i “sintomi” e i “segni” di un maleficio appaiono in tutta la loro forza, si cerca una “conferma” , qualcosa ovvero che dia certezza su quello che sospettiamo.
Ecco che l’aiuto di un esperto prima, e di un senitivo dopo, ci può condurre alla causa del problema e fornirci le “conferme” di cui abbiamo bisogno.
Possiamo dire che abbiamo dovuto due tipologie di “sensitivi” : gli operatori dell’occulto, compresi i cartomanti, che sono in grado di svelare tante cose segrete stando a contatto con gli spiriti che li guidano nella scoperte di cose ignote all’uomo, e infine quelli dotati di “sensitività ” come dono di natura che si sviluppa sempre di pià¹.
Prendiamo ad esempio proprio i sensitivi per “dono naturale” : messi a contatto con le persone sofferenti sono in grado di scoprirne la causa, spesso di dettagliarne l’origine.
Non è la prima volta che un sensitivo , messo di fornte una persona colpita da un maleficio, dica : “Guardi vedo che lei è trafitta da uno spillone da qui a qua” e con la mano indicano esattamente i punti dove “avvertono” esservi la trafittura. Nella maggioranza dei casi sono in grado di “sentire” anche gli oggetti maleficiati, di descriverli, di scoprire dove sono nascosti, in che tempo sono stati nascosti.
Quest’ultima tipologia di “sensitivi” è anche ammessa e riconosciuta dalla Chiesa cattolica : vengono chiamati “carismi” e le persone dotate di questi carismi molto spesso sono utilizzati da Padri Esorcisti anche nei casi pi๠semplici.
L’altra categoria di “sensitivi” è quella che pur non dotati di “doni naturali”, sviluppano la loro sensitività attraverso la conoscenza che viene data loro dagli spiriti, attraverso forme di divinazione come la cartomanzia, il bicchiere di S.Pietro ( sfera di Cristallo ) .
Sono altrattanto precisi, anzi spesso descrivono con un’esattezza sconcertante cosa è stato operato, quando e da chi.
La cartomanzia è un buon mezzo : precisiamo però che parliamo di “cartomanti veri”, non improvvisati, e comunque dotati di esperienza e di preparazione.
I sensitivi sono sempre dotati di ottimo “discernimento” che altro non è che la capicità di distinguere i segni di un “maleficio” o di un “male malefico” dai comuni guai e mali naturali.
Il discernimento o è un dono naturale , che viene poi sviluppato con l’esperienza, oppure è un “dono” acquisito non solo attraverso l’esperienza ma anche attraverso lo studio.
In questo ultimo caso ci deve essere pi๠attenzione sulla credibilità della persona : troppa gente va annunciando in giro “mali malefici” alle persone senza averne nè l’esperienza nè la preparazione, e in molti casi anche la competenza.
In cartomanzia è sempre possibile “scoprire” un male malefico : solo da tener presente che se il “maleficio” è molto radicato e particolarmente violento può praticamente, in qualche modo, falsare la lettura delle carte e quindi “ingannare” il cartomante.
I sensitivi che hanno questa particolare dote per dono naturale invece vengono ingannati di meno : sviluppano con il tempo particolari capacità atte anche a riconoscere i tentativi di “occultamento” del male.
I sensitivi non sono molti, ma , per fortuna, nemmeno pochi e non è difficile distinguere il “sensitivo” vero da colui che invece si improvvisa o peggio ancora imbroglia.