Il metodo cabalistico con Tarocchi e carte napoletane
Il metodo che stiamo per descrivere è meglio conosciuto anche come metodo cabalistico e si adatta sia ai Tarocchi con il mazzo a 78 carte, sia a quello formato dai soli Arcani Maggiori, e può essere utilizzato anche con le carte napoletane.
E’ un metodo che rappresenta un quadro completo del consultante : dalla sua origine, meglio ancora, dall’orgine del suo problema alla sua conclusione, alla sua destinazione.
E’ un metodo usato spesso dalle cartomanti come pre-consulto: serve ad inquadrare la situazione, a scoprirne l’origine, l’ambiente in cui vive e si muove il consultante.
E’ sempre consigliato di eseguirlo con estrema calma e ponderazione e serve all’approfondimento, a scoprire la personalità del consultante, a capirne le profonde motivazioni, anche psicologiche, che lo muovono e lo interessano.
Occorrerà molta concentrazione da parte della cartomante che dovrà prestare attenzione alle carte in posizione 5 e in posizione 7.
E veniamo alla pratica: si faccia riferimento allo schema riportato in figura.
Si mescola il mazzo di carte e si offra per il taglio con la mano sinistra al consulante.
Ricomposto il mazzo si tagliano in due mazzetti e si lascerà al consultante indicare quale sia il primo mazzetto.
Individuata la scelta del consultante di quale sarà il primo mazzetto da questa si estraggono le carte che andranno in posizione 1, 2 , 3 , 7 , 8 e 9 , mentre le carte 4 , 5 e 6 si prenderanno dall’apice del secondo mazzetto.
Le carte vanno dispose nell’ordine indicato in figura e a dorso coperto.
E’ venuto il momento di interpretarle.
La prima carta ad essere scoperta è quella in posizione 1 : rappresenta il punto di partenza, l’origine del consultante o del problema per cui si esegue il consulto.
Se la carta è una figura il problema è una persona fisica, o lo stesso consultante. Sia maschio che femmina è l’origine del problema e decriverà il carattere della persona raffigurata, le sue tendenze, il suo mondo, il modo di essere.
Si passa a scoprire la carta in posizione 2: questa posizione descrive i punti di forza del consultante, le sue virtà¹, le sue capacità in merito al problema o origine riferita alla carta in posizione 1.
E’ una carta da non sottovalutare assolutamente perchè può a sorpresa dettare anche le debolezze, i vizi, l’essere del consultante, ciò che il problema ha generato in lui, le conseguenze che ha il problema sul suo mondo che saranno rafforzati e confermati quando scopriremo la carta in posizione 4.
La carta in posizione 3 invece parla di un problema aggiunto che il consultante non ha risolto, che forse nemmeno conosce, o che ha sottovalutato e che si aggiunge : può anche significare un segreto che non conosce, una realtà che gli è ignota, un episodio, una situazione che gli è nascosta o non riesce a percepire.
La carta in posizione 4 è la carta delle debolezze, dei vizi del consultante: rispetto alla carta in posizione 2 rappresenta quelli che sono i vizi innati nel carattere del consultante, vizi che possono essere radicati, debolezze dovute al carattere primario del consultante.
Possono confermare quelle che sono le debolezze eventualmente manifestate con la carta in posizione 2, o possono anche contraddirli. Una persona che si presenta normalmente vigliacca nella carta in posizione 4 può essere in contraddizione con il coraggio che la carta in posizione 2 mette in evidenza, ma come conseguenza del problema per cui si interrogano le carte. Diremo dunque che la carta 4 rappresenta la vera inclinazione del consultante, quella innata, quella che giace sotto il peso degli eventi.
La carta in posizione 5 è la carta dell’influenza dell’ambiente esterno: è una delle carti pi๠importanti perchè consente alla cartomante di penetrare il mondo in cui vive il consultante.
Non solo le persone che vivono intorno ma anche le circostanze, gli affetti, le tensioni che circondano la persona per cui interroghiamo i Tarocchi o le Napoletane.
La carta in posizione 6 suggerisce invece le capacità , le virtà¹, le forze che sono nel consultante a sua stessa insaputa, che non conosce, che non sa di avere, che non è cosciente di aver sviluppato.
Prestate molta attenzione a questa carta: vi svelerà le possibili soluzioni, vi suggerirà i consigli da offrire per la risoluzione del problema, la strada da prendere, la direzione a ui orientare il consultante.
Scoprire quali sono i punti di forza del consultante significa orientarlo a una matura visione dell’insieme, a offrirgli la soluzione ideale al suo problema: capire nel profondo il significato di questa carta significa afferrare il senso del problema, capire in anticipo come il consultante ne verrà fuori.
La carta in posizione 7 rappresenteranno tutte le nuove opportunità prossime che la vita offrirà al consultante. Sono opportunità o circostanze che si presenteranno nell’arco dei mesi successivi. Può rappresentare eventi, emozioni, persone che si incontreranno.
La carta in posizione 8 rappresenta tutto quello che saranno le nuove prove, le nuove sfide che il consultante dovrà affrontare: anche i nuovi problemi, le nuove tensioni che lo coinvolgeranno.
La carta 9 infine è la destinazione del consultante, ciò che accadrà se il consultante non modificherà il quadro, le circostanze e le decisioni assunte.
Si dice che è la “meta” : rappresenta tutto ciò che il consultante vivrà se non interverrano fattori, lasciati al libero arbitrio, a modificare la situazione attuale.
Le lame vanno poi interpretate di nuovo  relazionandole tra di loro in un quadro d’insieme dove le carte in posizione 1,2,3,4,5 e 6 rappresentano passato e presente del consultante, mentre le carte in posizioni 7,8 e 9 sono le carte di ciò che il consultante deve aspettarsi dal futuro.
Come si può ben capire pur non essendo molto complesso questo metodo è un ottima analisi di un problema o delle caratteristiche del consultante: occorre molta pazienza nella lettura e soprattutto molto discernimento.
I risultati che si otterranno saranno tuttavia brillanti e stupiranno per la loro perfetta sincronia.