I tarocchi dei Visconti in cartomanzia: belli e misteriosi
Sicuramente sono tra i pi๠belli ma, cosa forse poco nota, rappresentano anche un punto di partenza, forse lo stesso archetipo di Tarocchi da cui il famoso Tarocco di Marsiglia sicuramente è derivato.
I Tarocchi dei Visconti sono affascinanti quanto misteriosi : legati a due famiglie, i Visconti e gli Sforza, che governarono la Lombardia dal XIII secolo in poi, sembrano rappresentare anche i componenti di queste dua potenti famiglie.
La raffinatezza delle illustrazioni, il particolare valore artistico, fanno di questo mazzo di carte il principe indiscusso in cartomanzia.
Ad onor del vero di Tarocchi dei Visconti ne distinguiamo almeno tre tramandati ai giorni nostri : il Brera-Brambilla Visconti, il Cary-Yale Visconti e il Pierpont-Morgan Bergamo Visconti-Sforza.
Tuttavia va detto che di Tarocchi di Visconti ce ne sono almeno una quindicina di tipi, alcuni solo relegati in qualche collezione artistica, spesso in pochissimi esemplari o incompleti.
Una delle cose che colpisce immeditamente alla vista dei Tarocchi dei Visconti, è la loro doratura: fondi con unità geometriche spesso abbinate a figure con ornamenti in oro.
I colori prevalenti sono il rosso brillante, l’azzurro, il verde il giallo e il nero.
Fatto sorprendente i mazzi pi๠antichi dei Tarocchi dei Visconti presentano un minuscolo forellino attraverso il quale probabilmente erano sostenute da spilloni su un tabellone.
Ma chi erano i Visconti? Intanto fino all’XI secolo nemmeno questa famiglia si chiamava così. Fu infatti pi๠tardi che presero il nome di Visconti (cioè vice conti) .
Il primo membro della famiglia fu pure Arcivescovo di Milano ( Ottone Visconti) anche se le vicessitudini successive portarono addirittura una “scomunica” del Vaticano nei confronti di un membro della famiglia Visconti (Matteo Visconti) che divenne nel contempo Signore di Milano.
E sempre nalla famiglia dei Visconti ricordiamo GianGaleazzo noto per aver iniziato i lavori dela costruzione del Duomo di Milano, e la “pecora nera” di famiglia Giovanni Maria Visconti.
I Tarocchi, che presero nome da questa nobile famiglia, videro la luce presumibilmente verso la metà del XV secolo e in essi troviamo sicuramente gli emblemi di famiglia.
I maestri decoratori che dipensero questi Tarocchi sono rimasti sconosciuti anche se alcuni studi riconducono a Bonifacio Bembo e la Famiglia Zavattari.
Ma se l’origine e il nome della Famiglia Visconti rende questi tarocchi “misteriosi” e “nobili”, un altra caratteristica sembra distinguerli per la loro valenza esoterica.
Le particolari colorazioni, in particolare i fondi dorati con particolari forme geometriche sembrano favorire la divinazione in cartomanzia con questi particolari mazzi di carte.
Alcuni studiosi attribuiscono ai Tarocchi dei Visconti una particolare valenza: il mistero di questa famiglia pare sia stato trasmesso a queste carte fino a caricarle di un “potere” straordinario.
Sarà anche che questo mazzo di carte ha dato origine al pi๠fmoso Tarocco di Marsiglia e ai famosi Tarocchi Italiani. Basta dare uno sguardo agli arcani minori dei tarocchi Italiani per rendersi conto della diretta discendenza dai Tarocchi dei Visconti in particolare per i semi delle spade e degli ori.
Inizialmente destinati a una divinazione “aristocratica” sono ancora scarsamente utilizzati nella cartomanzia attuale anche visto il prezzo considerevole a cui le copie moderne vengono vendute.
Tuttavia non sono poche le cartomante che stanno trovando in questo mazzo di carte un nuovo approccio. I fini e nobili decori rappresentano uno stimolo e una vibrazione per le doti di veggenza: chi utilizza questo mazzo di tarocchi ben difficilmente riesce poi ad utilizzare gli altri mazzi. Una sorte di percorso interiore che porta direttamente al cuore del mistero dei Tarocchi dei Visconti.