L’asteroide “2012 DA 14” che il 15 febbraio sfiorerà la Terra
Era il 22 febbraio del 2012 quando l’ Osservatorio astronomico di La Sagra (Spagna) scoprì l’asteroide denominato “2012 DA 14“, del diametro di circa 45 metri e calcolandone l’orbita stabilì che il 15 febbraio dell’anni successivo, vale a dire quest’anno, lo stesso avrebbe sfiorato la Terra con una distanza calcolata in 27.000 Km ma che potrebbe essere sensibilmente inferiore, anche 24 mila.
Se si pensa che la distanza tra il nostro pianeta è la Luna è all’incirca di 405.500 Km, con un po di calcoli si fa subito a dire che l’asteroide tra pochissimi giorni sfiorerà il pianeta a una distanza di circa 5 volte la Luna, passando attraverso 432 satelliti artificiali, sia ad uso militare che civile, che stazionano in quella data intorno al nostro pianeta.
Per quella data, guardando il cielo con un buon binocolo o cannocchiale, verso le 20,26 ora italiana, si potrà vedere chiaramente l’asteroide, impossibile a vedersi a occhio nudo.
Se serve a consolarvi ci sono circa 4.700 asteroidi con dimensioni superiori ai 100 m di diametro che sono “potenzialmente” pericolosi pe ril nostro pianeta : il dato meno consolante è che solo una minima parte, forse nemmeno il 30 % , è stato individuato e studiato.
Mentre alla nostra mente l’asteroide lascia immaginare scenari apocalittici, del tipo di quello che s’immagina procurò la scomparsa dei Dinosauri, o ancora quello che il 30 giugno 1908 precipitò a Tunguska in Siberia provocando la distruzione di circa 60 milioni di alberi in un raggio di ben 2.150 Kmq, confortano le probabilità di impatto di questo asteroide che sono si e no di una su centomila, anche se il diametro di 45 metri supera abbondantemente quello caduto in Siberia che era appena di 30 m.
Ma a voler essere “catastrofici” questo non sarà l’unico passaggio dell’asteroide “2012 DA 14“Â : dopo quello del 15 febbraio 2013 ne è previsto un altro per l’anno 2020.
Insomma qualche piccola preoccupazione questi “due campi da tennis” che viaggiano nello spazio ce la danno, soprattutto se si pensa che al prossimo passaggio gli scienziati non sono ancora in grado di calcolare quanto possa essere vicino alla Terra.
Al di la di superstizioni, credenze o valutazioni scientifiche effettivamente le probabilità di impatto sono davvero minime, inferiori a quelle che ognuno di noi in una vita intera può essere colpito da un fulmine.
Ma l’imprevedibile è in agguato : ripensare all’asteroide caduto in Siberia fa aumentare la fibrillazione che terminerà solo nella notte tra il 15 e il 16 febbraio quando potremo dire, forse, anche questa volta ci è andata bene.
E nel 2020? Chi vivrà …vedrà .