Conoscere il Karma : viaggio nei segreti dei Chakra
Abbiamo accennato varie volte al Karma, cercandone di descrivere, per quanto possibile , il concetto orientale dello stesso.
Evoluzione del termine sanscrito Karman, la cui radice, Kar, è tradotto con “fare” : fare cosa?
Fare azioni, che originariamente erano soprattutto magiche e sacrificali, per ottenere e concretizzare meriti nell’aldilà .
Abbiamo accennato anche al concetto di “crediti” e “debiti”, meglio sarebbe dire “meriti” e “demeriti” , che in questa vita, come in un altra, per effetto della reincarnazione, determina qualità e tipologia della vita stessa.
E’ , brevemente, la Legge del Karma e per capirla introduciamo un esempio che faciliterà la sua comprensione.
Se infatti abbiamo un conto corrente presso una banca e lo trasferiamo presso un altra banca, questi resterà inalterato per quanto rigurada eventuali crediti o debiti.
In altre parole , cambiando la banca ( corpo ) il conto corrente ( karma ) non varia , restando inalterato : se siete in rosso, resterete in rosso in pratica.
La reincarnazione suppone non un “giudizio unico” al termine di questa vita , ma continue prove e giudizi a cui veniamo sottoposti in ogni nuova vita.
C’è da precisare che, nell’ambito delle principali religioni indiane, per l’induismo la legge del Karma non rappresenta ne un castigo ne un premio, ma è una “legge” , allo stesso modo come quello di gravità , a cui sono soggetti tutti gli uomini.
Il ciclo delle reincarnazioni termina, secondo l’induismo, con il Moksha, o liberazione, ottenuto seguendo il Dharma, cioè “le buone azioni” per una buona rinascita.
Nel Buddismo invece la liberazione dal Samsara, ovvero il continuo ciclo di reincarnazioni, viene chiamato Nirvana che corrisponde alla salvezza finale dopo aver seguito il sentiero indicato dal Buddha.
Riassumendo dunque tutti gli esseri di questa terra sono soggetti alla legge del Karma e devono alleggerire il loro “carico karmico” che si manifesta attraverso i Pudgal che restano appiccicati all’anima dalle vite precedenti e che possono rappresentare a tutti gli effetti la “schiavit๠karmica” in questa vita.
L’occasione di “ripulire il Karma“, di uscire da questa schiavit๠e quindi poter correggere eventuali errori delle vite passate è data proprio dalla reincarnazione.
Comprendere e conoscere il Karma attraverso i Chakra
La domanda che si pone a questo punto : è come facciamo a conoscere il Karma?
La risposta è sicuramente quella di studiare per comprendere i Chakra.
Anche questa è una parola sanscrita , che significa “ruota”, e possiamo definirli come quei centri che registrano, e quindi contengono, tutte le nostre esperienze e quindi le conterrano anche nelle vite future.
I Chakra sono , in un certo senso, dei “centri sottili” che attravero “energie” , altrettanto sottili, sono collegate ai gangli nervosi che si dipartono dalla colonna vertebrale.
Sono essenzialmente dei “centri” di elaborazione dell’energia universale, spesso visualizzati come “imbuti” con la parte pi๠ampia rivolta anteriormente e con quella meno ampia rivolta posteriormente : in essi , molti, visualizzano l’energia fluttuante , mentre essi stessi ruotano.
Ma attenzione a non confonderli con parti del corpo : sono essenzialmente “modelli di energia” e conoscere cosa contengono è fondamentale per il raggiungimento di quell’equilibrio su questa terra e una perfetta “salute” spirituale.
In altre parole i Chakra non solo “spiegano” i fenomeni ma aiutano anche alla risoluzione delle problematiche relative a questa vita terrena.
Quanti e quali sono i Chakra
Innanzitutto è bene sapere che sono sette, di cui cinque collegati intimamente, e due “singoli”.
Il sistema che va dal secondo fino al quinto , nella loro componente anteriore, normalmente indicata come “dominante” , si relazionano con tutto ciò che rappresenta i sentimenti, le emozioni, le paure, mentre nella loro parte posteriore rappresentano la “volontà ” stessa.
I Chakra esterni, ovvero il primo e il settimo, quelli “scollegati”, ossia singoli, sono invece relazionati , sia nella parte anteriore che posteriore, con la mente, l’intelletto e la ragione, inoltre, e qui è bene studiarli a fondo, essendo nel sistema quelli pi๠esterni, rappresentano il “collegamento” dell’uomo con la Terra e l’Universo intero.
Ogni Chakra , poi, ha un colore ben preciso, derivante proprio dalla “frequenza” di vibrazione , e un mantra.
Quando l’energia , il flusso stesso , è ordinato e fluidifica in modo sufficiente , anche tutte le parti del corpo sono in armonia : quando , invece sussite, un difetto di fluidificazione o un insufficienza energitica all’interna del sistema, allora si provocano disordini evidenti nello spirito , nella mente e anche nel corpo.
I Chakra non sono , dunque, parti del “corpo fisico” ma sono modelli di energia corrispondenti a particolari posizioni proprio sul corpo umano : del sistema di sette Chakra, cinque corrono lungo la spina dorsale, due sono individuabili sulla testa.
Tratteremo, dai prossimi articoli, l’approfondimento di ogni Chakra fino a giungere alla straordinaria relazione che esiste tra questo sistema e i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi.
[…continua]