Spedlins Tower e il fantasma senza pace
E’ possibile che le anime non trovino pace e vaghino nei luoghi dove vissero , come sospese tra il mondo reale e l’eternità ?
E quali sono le condizioni che le pone in questo stato, e quali possibili soluzioni, se ve ne sono, sono possibili?
Sono interrogativi inquietanti, spesso trattati superficialmente, quasi da miscredenti.
Quello che vi stiamo per raccontare rappresenta uno dei casi pi๠studiati di anime che apparentemente non trovano pace : dopo ben 350 anni dai fatti , due clan scozzesi, non riescono ancora ad individuare una soluzione concreta per dare la cercata pace al fantasma del mugnaio.
State per oltrepassare una porta , quella del mistero : se non siete predisposti a farvi penetrare dal mistero e capirlo, se un brivido vi corre lungo la schiena e siete titubanti, non continuate a leggere, non aprite quella porta, potrebbe essere sconsigliato per voi…
Dunty Porteous era un mugnaio, un brav’uomo, un grande lavoratore : era lui che forniva il pane delle tenute di Dumfries e Galloway , entrambe di proprietà della famiglia Jardine.
L’uomo abitava a Spedlins Tower : di lui si raccontava un gran bene, laborioso , soprattutto onesto.
Ma nel 1650 viene, ingiustamente , accusato di aver appiccato il fuoco e incenerito un mulino di proprietà proprio di sir Alexander Jardine.
Questi fece arrestare l’uomo e in attesa del processo lo fece incatenare e rinchiudere alle pareti delle segrete di Spedilins Tower.
Ma subito dopo l’arresto di Dunty, sir Alexanderfu convocato con urgenza ad Edimburgo per affri importantissimi : il possidente partì subito portando con se il suo seguito e l’unica chiave dei sotterranei delle segrete.
Solo dopo molto tempo si accorse del tragico errore : cercò di tornare quanto prima possibile nonostante il lungo viaggio durante il quale fu tormentato dagli scrupoli.
La cella nella quale era stato rinchiuso il Dunti tra l’altro era di difficile accesso e senza finestre e si poteva accedere solo mediante una piccola botola chiusa da una massiccia e pesantissima porta in legno.
In pratica Dunty era rimasto solo, incatenato, al buio, nell’umidità , senza aria e soprattutto senza cibo e acqua.
Sir Alexander giunto finalmente nella segreta aprì la botola e ovviamente fu investito dal fetore della carne in putrefazione : una morte lenta e atroce aveva ucciso il mugnaio.
Ma sir Alexander dovette fare un atroce quanto terribile scoperta : il mugnaio , preso dalla disperazione e dagli atroci spasmi della fame , aveva mangiato la carne di un piede e di una mano per cercare di sfamarsi.
Subito Alexander dispose la sepoltura per dare pace al malcapitato mugnaio : ma Dunty non era affatto in pace e non aveva nessuna intenzione di lasciare in pace il resto del paese.
Iniziò allora il tormento per la famiglia Jardine : agli inizi li ossessionava uno spettro che chiedeva incessantemente, notte e giorno, cibo e acqua.
Sir Alexander, nel tentativo di liberare la propria famiglia da quell’incubo, chiamo dei sacerdoti esorcisti per allontanare lo spettro dalla sua famiglia.
Ma i sacerdoti poterono solo bloccarlo confinandolo nella cella in cui aveva patito le sue sofferenze e dove aveva incontrato l’atroce morte.
L’incubo non era finito ancora : dalla cella in cui era stato confinato si elevavano urla disumane, colpi alle pareti e alla botola : pi๠di un testimone ha ammesso che introducendo un rametto dal buco della serratura, questi veniva poi sospinto di nuovo fuori privo della sua corteccia, come se lo spirito l’avesse mangiato.
Molti testimoni affermano che il fenomeno si può ancora constatare attualmente.
Ma i tormenti per la famiglia Jardine e i posteri non erano per niente terminati.
Ironia della sorte il motto della famiglia Jardine recitava ” Cave Asdum ” che tradotto vuol dire ” Attento sono qui “.
Mai motto apparve pi๠sinistro e adatto alla situazione.
[ fine prima parte ]