Mothman o Uomo-falena è la “misteriosa” creatura che a partire dal 12 novembre 1966 è stato avvistato nel West Virginia negli USA.
Creatura dal corpo umano, con ali di apertura stimata in circa 7 metri, occhi rossi, l’uomo falena è diventato presto un mito, una leggenda.
Da quel 12 novembre 1966, quando a Clendenin cinque uomini videro per la prima volta sollevarsi dal suolo una “creatura”, di colore marrone, con ali ma con fattezze umane, ne sono passati di anni e gli “avvistamenti” si sono moltiplicati in diverse altre occasioni. Alcune di queste sono disgrazie di portata mondiale come il crollo del Silver Bridge , o quello delle Twin Tower.
In effetti la figura dell’uomo falena ricordo molto da vicino la descrizione che l’uomo va facendo di satana e richiama la figura di Batman.
E’ prprio su Batman che va fatta la prima osservazione: proprio negli anni dei primi avvistamenti negli USA andava in onda la sua serie televisiva .
Suggestione? Allucinazione collettiva?
Alcuni sostengono di averlo anche fotografato e hanno prodotto delle foto sia in occasione del crollo del Silver Bridge sia di quello delle Twin Tower.
Cominciamo da quest’ultima il cui primo dettaglio è nella foto dell’articolo.
A prima vista sembra effettivamente una figura dalle sembianze umane che vola a ridosso di un edificio di New York proprio mentre le Torri Gemelle sono state colpite.
Qualcuno ha sostenuto che potrebbe trattarsi di un uccello, ma dato che la coda sembra finire dietro l’edificio le proporzioni (sarebbe stato comunque un uccello con un apertura alare di circa 7 o 8 metri) smentiscono questa affermazione.
A questo puntosi può ipotizzare solo o che l’uomo falena esiste davvero, oppure che si sia ricorso, perlomeno in questo caso, ad un abile fontomontaggio.
Non resta dunque che ingrandire il dettaglio e cercare di ricavare quelle informazioni utili per determinare se si tratta di un fotomontaggio o di “qualcosa” che appartenga alla scena.
E qui viene la prima sorpresa che non sfugge nemmeno ai pi๠sprovveduti. Vediamo l’ingrandimento del dettaglio riportato qui.
Se è vero che il limite dell’alta destra nonchè un piede finiscono in minima parte dietro l’edificio non sfugge invece come l’intera figura sia contornata da una serie di pixel disomogenei, contrariamente al fondo che appare compatto e perfettamente gradato, nonche contornato da una serie di pixel “bianchi” che descrivono il perimetro di tutta la figura.
Ai pi๠esperti appare chiaro che si tratta di un fotomontaggio ottenuto banalmente con un ritaglio e appiccicata poi sulla scena. Il fotomontaggio all’ingrandimento appare dunque anche eseguito in modo abbastanza grossolano. Probabilmente opera di un dilettante o eseguito in fretta.
Un professionista avrebbe fatto di meglio sicuramente.
L’altro fotogramma è quella del Silver Bridge prima del crollo. Risalirebbe  qualche giorno prima della disgrazia. Prima coincidenza strana : perchè il fotografo avrebbe immortalato il ponte proprio pochi giorni prima del crollo?
Ma veniamo al fotogramma “incriminato”.
Qualcuno ha evidenziato nelcerchio il dettaglio che proverebbe l’esistenza dell’uomo falena proprio sul ponte.
Ma c’è un particolare che non sfugge ad un attento esame.
Nella foto generica (vedi i dettagli dell’ingrandimento) la figura e il perimetro del ponte sono contornati da pixel di sidturbo dovuti alla scarsa risoluzione dell’apparecchio fotografico e alle scarse condizioni di luce.
Ora chi si è preoccupatodi ingrandire il dettaglio e sistemarlo nel cerchio, avrebbe dovuto farlo prelevando il dettaglio e ingrandendolo, quindi ci si aspetterebbe che nel dettaglio ingrandito l’effeto dei pixel di distrurbo (sfocatura) fosse maggiormente evidenziato.
Invece no! Per magia l’immagine ingrandita nel cerchio appare pi๠nitida, nonostante l’ingrandimento, di quella generica. Come è possibile?
Semplice è stata ripulita e ridefinita nei contorni.
Ecco infatti come si presenta l’ingrandimento e notate come l’ingrandimento ha messo in evidenza il disturbo pixel anche intorno al cerchio bianco mentre l’imaggine posta nel cerchio appare pi๠nitida.
Anche in questo caso è evidente la manipolazione  dell’immagine.
Ovvio che se queste immagini vengono trasmesse in una trasmissione televisiva dove non è possibile studiare le immagini stesse e dove la stessa trasmissione deve stupire i telespettatori, e se a questo ci aggiungiamo un pò di creduloneria e di paura dell’ignoto…beh è la formula giusta per farci credere che l’uomo falena esista per davvero e sia una sorte di angelo del male presente nelel disgrazie umane.
Qui l’unica disgrazia è credere ancora che gli uomini volino e perchè no, anche gli asini.