Scopriamo se siamo veggenti: divinare con gli specchi o l’acqua.
E’ il sogno di molti scoprire se in noi c’è quella magica scintilla che ci farebbe annoverare di colpo tra i “sensitivi” o, nell’ipotesi migliorativa, tra i “veggenti”.
Lo scetticismo però, il pi๠delle volte, prende il sopravvento: ci piacerebbe essere “sensitivi”, “veggenti” ma forse siamo i primi a non crederci, a non credere possibile la cosa.
Vero è che nella vita reale si incrociano sempre pi๠spesso ciarlatani, imbroglioni, mistificatori che pescano tra i creduloni, e questo ci scoraggia, ci rende scettici.
Ma è anche vero, e bisogna prenderne atto, che questo mondo esiste e forse ne facciamo parte.
Non tutti sanno infatti che moltissime sono le persone che sono “sensitive” o “veggenti” senza sapere di esserlo, vuoi perchè incredule, vuoi perchè non hanno mai affrontato, con una metodologia certa, il problema e non hanno mai verificato le proprie doti o doni. Sembra strano ma è così.
Parliamo allora di un metodo conosciuto con il nome di Catopromanzia, ovvero l’arte di divinare con gli specchi.
Abbiamo già affrontato l’aspetto storico di questa disciplina divinatoria, è ora giunto il momento di passare alla pratica e di scoprire se siamo “sensitivi”, o meglio, “veggenti”.
Non scoraggiatevi intanto: ho visto facce meravigliate di persone che non pensavano di poter vedere ciò che si vede con la Catopromanzia e di restarne profondamente colpite e affascinate. E nel caso non foste veggenti di non scoraggiarvi o restare delusi.
Ricordatevi che spesso necessita non fermarsi al primo esperimento: alcuni doni presenti i noi si possono manifestare con il tempo e con l’esercizio.
Abbiamo visto che si può divinare, come facevano gli antichi egizi o anche ai giorni nostri in alcune regioni dell’Africa, con le superfici lucide, con gli specchi.
Ma esisteno altre due possibilità : la sfera di cristallo o una brocca d’acqua.
Di cosa abbiamo bisogno?
Di una brocca di vetro trasparente (possibilmente non colorata) di una candela bianca e di un panno bianco…e della nostra buona volontà e concentrazione.
Intanto le prime volte che si compie l’esperiemento è bene scegliere un giorno e un ora (preferibilmente serale o notturna) in cui si possa stare in pace, da soli e concentrati.
La prima regola è essere concentrati ma distesi.
L’esperienza ci dice che è bene non scegliere un giorno di pioggia o in cui ci siano scariche atmosferiche (fulmini).
Scelto il posto procuriamoci la brocca, la candela e il panno.
Giunto il momento poniamo sul panno davanti a noi la brocca ricolma d’acqua e dietro la brocca la candela. Spegnamo la luce principale e accendiamo la candela.
La brocca d’acqua deve essere a una distanza di circa 30 cm dai nostri occhi e la candela posta in modo che l’acqua contenuta nellabrocca veda il riflesso della sua luce.
A questo punto cerchiamo la naturale concentrazione e una volta trovatala poniamo il palmo della mano destra sulla brocca e recitiamo la preghiera utilizzata allo scopo.
“Â Mio Dio onnipotente, sgombrate il mio cervello da ogni pensiero estraneo all’esperimento che desidero tentare , liberatemi dai pensieri cattivi e autorizzate la mia Guida spirituale a farsi comprendere dal suo protetto. Chiamo sopra questo vaso la forza dei fluidi luminosi che mi aiutino i buoni Spiriti.”
Terminata la preghiera, ritirate la vostra mano e invocate l’Angelo custode affidandovi a lui.
Iniziate a questo punto, nella massima tranquillità e pace, ad osservare la brocca con l’acqua: potete osservarla attraverso il vetro, dall’apertura alternativamente.
Spesso occorrono pi๠di una seduta per iniziare a vedere qualcosa.
Possono materilizzarsi e scorgere lettere fluidiche a formare parole, quadri di vita reale, disegni simbolici, facce, figure.
Ovviamente nulla vieta che chiediate di vedere ciò che vi sta a cuore e porre quesiti.
Dall’esperienza di chi scrive su 10 persone sottoposte alla pratica ben 6 sono riuscite a vedere e man mano che si procedeva con le sedute in modo sempre pi๠chiaro e immediato.
Ovvio che ci sono altre orazioni e metodi compreso fumigazione con particolari incensi : ma consigliamo questo perchè semplice , efficace e alla portata di tutti.
Può capitare che nella prima seduta dopo circa 20-30 minuti non si riesca a vedere nulla.
A questo punto si spegne la candela si butta l’acqua e si ritenta la sera dopo, possibilmente alla stessa ora e nello stesso posto.
Se dopo una decina di tentativi non si riesce a visualizzare niente si può sospendere per qualche giorno e ritentare per un altra decina di giorni.
E’ buona norma non farlo mai dopo aver mangiato e per le donne mai nel periodo mestruale.
Se dopo una ventina di tentativi non si riesce a visualizzare niente, non scoraggiatevi, si può passare a un altro metodo con altre orazioni (che pubblicheremo prossimamente).
Se anche dopo questi non vi riesce di visualizzare nulla, allora potete stare quesi certi che non avete ricevuto il dono della “sensitività ” o della “veggenza”.
Questo non significa che non siete nulla nell’Universo ma soltanto che il vostro posto e la vostra missione è un altra.
Ma in genere quasi un 60 % delle persone riescono a vedere.
Un ultimo avvertimento ma non pe rquesto meno importante, anzi: non chiedete mai di vedere cose stupide o che non riguardino la vostra vita in qualche modo.
Se visualizzate scene di vita reale e non riuscite a distinguere volti o questi si mostrano di spalle significa che non vi è concesso di sapere determinate cose ed è sempre buono non insistere. Ancora se visualizzate una lettera chiedete allo Spirito Guida che vi faccia visualizzare le altre.
Se siete in pi๠persone a fare l’esperimento può capitare che qualche scena risulti confusa o poco “leggibile”. Quando poi sarere pi๠esperti e sicuri di voi, potete anche rivolgere domande ai personaggi che vi si mostrano e riceverne risposte con gesti.
Non crediate che tutto questo sia illusorio: è un mondo che esiste ed esiste davvero.
Ah dimanticavo: se viuslaizzate non spaventatevi o agitatevi. Significa solo che avete scoperto di avere un dono e potete decidere di metterlo a attor comune per aiutare gli altri.