Metodi in cartomanzia : il metodo di Etteilla per i tarocchi
E’ la volta di uno dei metodi sicuramente tra i pi๠conosciuti, anche per il nome famoso del suo scopritore: Jean-Baptiste Alliette pi๠noto con lo psesudonimo di Etteilla.
E’ proprio ad Etteilla che dobbiamo la teoria che la lettura dei tarocchi sia in realtà originata dal famoso testo egiziano “Libro di Thoth” che conterrebbe il segreto della creazione umana e del suo destino, al punto che lo stesso Etteilla, avendo constatato che gli originali “arcani”, nel corso dei secoli abbiano subito numerose trasformazioni e rifacimenti, si decise a far stampare un mazzo di carte che, a suo dire, sarebbe l’originale del 2170 a.c. degli antichi egizi.
Etteilla non si limitò a dare alle stampe il suo mazzo di Tarocchi, ma anche a pubblicare dei libretti in cui istruiva su vari metodi da usare in cartomanzia.
Convinto com’era che gli aracni maggiori, divisi in tre gruppi, rappresentassero rispettivamente il mondo spirituale, la moralità e il mondo materiale del consultante preferiva metodi di lettura in pi๠tappe.
Ed ecco in pratica il metodo noto appunto come metodo Etteilla.
Si porge il mazzo di Tarocchi completo al consultante che procede a mescolarlo avendo cura di pensare alla sua domanda: ricevuto il mazzo di carte mescolato e tagliato, si provvede a fare tre mazzetti (senza rimescolarli!!!!) di 26 carte cadauno.
Si prende il mazzo centrale e lo si mette da parte porgendo al consultante gli altri due mazzetti che il consultante provvede a mescolare e a tagliare nuovamente.
Si riformano tre mazzetti questa volta di 17 carte cadauno : il centrale è messo da parte accanto al precedente .
Il consultante procede a una nuova mescola e a un nuovo taglio: questa volta i mazzetti saranno sempre tre ma di 11 carte cadauno.
Il mazzetto centrale è prelevato a accostato ai mazzetti selezionati precedentemente.
A questo punto i tre mazzetti ottenuti dalel tre mescole del consultante sono pronti per essere interpretati.
Si dispongono i tre mazzetti su re linee orizzontali avendo cura di disporre il primo mazzetto in alto e l’ultimo in basso in modo da formare una pirmaid erovesciata.
La lettura einterpretazione invece procederà rigorosamente dal basso verso l’alto.
La prima linea è riferito a tutto ciò che è la vita materiale del consultante, quello che ha, quello che dispone in senso materiale.
La seconda linea, quella da 17 carte, rappresenta invece tutto ciò che riguarda la vita sentimentale del consultante, la sua sfera affettiva, il modo suggerito pe risolvere i problemi di questa sfera, quello che riserva il futuro in questo ambito.
L’ultima riga, quella in alto, costituita da 26 lame invece è tutto ciò che riguarda il mondo spirituale del consultante, la sua moralità , i suoi stati d’animo.
In realtà non è un metodo difficile in se stesso.
In cartomanzia questo metodo, se ben confortato da una lettura esperta e da una discerta sensitività , è in grado di riposndere ad ogni domanda del consultante e a dare straordinari risultati.
Si presta soprattutto alle sedute e consulti in cui non si dispone di un eccessiva quantità di tempo ma occorre trarre una lettura precisa e offrire al consultante un responso completo ed esaustivo.
Questo metodo è ampiamente descritto in uno dei suoi 5 libretti pubblicati ad Amsterdam e Parigi tra il 1783 e il 1787 e che prendono il titolo di “Manière de se recrà©er avec un jeu de cartes nommà©es Tarot“.
Questo metodo non può mancare tra quelli utilizzati da ogni buon cartomante ed è consigliato soprattutto a quelli che hanno iniziato da poco per la sua straordinaria precisione e versatilità ricordando che non a caso il grande Etteilla veniva anche soprannominato “il divino del secolo”.