Cartomanzia : il metodo del ferro di cavallo per i tarocchi
Continuiamo l’approfondimento dei vari metodi utilizzati in Cartomanzia per la lettura sia dei Tarocchi, sia di altri mazzi di carte come Sibille e Carte Napoletane.
La scelta del metodo, lo ribadiamo, è personale, secondo particolare affinità che il cartomante scoprirà , ma la metodologia deve essere in ogni caso rigorosamente conosciuta e scrupolosamente osservata.
Il metodo cosidetto del “Ferro di Cavallo” è essenzialmente dovuto a Samuel Liddell Mathers occultista vissuto nel periodo 1854 – 1918 che si attribuì il nome di “MacGregor” per significare una sua presunta discendenza nobiliare scozzese.
Tra i tanti pregi e difetti MacGregor ebbe sicuramente il merito di aver tradotto importanti testi dell’esoterismo come La Magia Sacra di Abramelin il Mago, La Clavicola di Re Salomone e La Kabbalah svelata e di aver scritto un testo importantissimo quale appunto il libro “The Tarot”.
E’ proprio nel libro “The Tarot” che Liddel alias MacGregor descrive il metodo noto in cartomanzia come il metodo del ferro di cavallo o metodo Liddell.
Il metodo in questione è uno dei pochi metodi in cui il mazzo di carte viene mescolato dal consultante, cosa che è in abominio a molti cartomanti che preferisocno far tocacre il mazzo di carte al consultante soltanto in occasione del taglio.Â
Ma veniamo alla metodologia.
Il consultante deve concentrarsi e mescolare il mazzo di carte pensando intensamente a quello che provoca la sua ansietà e alla domanda che vuole porre ai Tarocchi: il mazzo di carte va mescolato, tagliato e riunito per tre volte.
Dunque tre volte mescolato, tre volte tagliato, tre volte riunito.
Alcuni preferiscono ad ogni taglio sparpagliare le carte sul tavolo, mischiarle e riunirle per essere mescolate ancora e così via. E’ una questione di metodologia.
Terminata la terza mescola e il terzo taglio si procede come segue : si prendonole prima due carte che si nomineranno in ordine “A” e “B” e saranno l’inizio di due nuovi mazzetti.
La carta battezzata come carta “A” va sposta alla destra, quella battezzata “B” alla sinistra.
A questo punto si prende la prima carta del mazzo e la si colloca sulla carta “A” e le successive due carte sul mazzo contrassegnato dalla carta “B”, poi nuovamente una carta sul mazzo “A” e due sul mazzo “B” e così via fino ad esaurimento delle lame.
In questo modo avremo due mazzetti : il primo, quello posto sulla carta “A” ( a destra) formato da 26 carte, e il secondo posto sulla carta “B” (a sinistra) costituito da 52 carte.
Ora si prenda la prima carta del mazzo “B” e la si collochi a destra in modo da iniziare un nuovo mazzetto “C”, mentre la successiva carta andrà posta alla sinistra in modo d adare inzio al mazzetto “D”.
Successivamente prendete un altra carta e la collocate sul mazzetto “C” mentre altre DUE sul mazzetto denominato “D” e procedete fino all’esaurimento del mazzetto.
In questo modo otterrete due nuovi mazzetti: il mazzetto “C” con 17 carte, il mazzetto “D” con 35 carte e l’originale mazzetto “A” con le 26 carte.
A questo punto si prenda il mazzetto “D” (quello costituito da 35 carte!) e sistemare la prima carta a destra a formare il mazzetto “E” e la seconda a sinistra a formare il mazzetto “F”: successivamente prendete una carta e collocolatela sopra il mazzetto “E” e DUE invece sul mazzetto “F”, un altra sul mazzetto “E” e altre DUE sul mazzetto “F” fino ad esaurimento delle carte dell’originale mazzetto.
A questo punto avrete il mazzetto “A” (con 26 carte), il mazzetto “C” (con 17 carte) e i mazzetti “E” (con 11 carte) e il mazzetto “F” (con 24 carte).
Prendete il mazzetto “A” e iniziate a disporlo a ferro di cavallo avendo cura di seguire il verso orario in modo che la carta 1 sia in corrispondenza con la 26, la 2 con la 25, la 3 con la 24, la 4 con la 23 e così via mentre la base dovrà essere formata dalle carte 13 e 14 rigorosamente accostate.
Si leggono le carte accoppiate (la 1 con la 26, la 2 con la 25, la 3 con la 24 e così via): il significato è duale, nel senso che ogni coppia di carta si completa e mai si contraddice.
Questo costituisce il responso principale delle carte alla domanda del consultante
A questo puntosi può passare a interpretare gli altri mazzetti.
Qui si sono sviluppate peculiari “metodi personalizzati” : il mazzetto “F” (24 carte) rappresenta il suggerimento delle carte, i consigli che le carte suggeriscono: disposte allo stesso modo a ferro di cavallo saranno interpretabili sempre a coppia.
Il mazzetto “C” (17 carte ) rappresenta il futuro immediato, mentre l’ultimo mazzetto, quello “E” (con 11 carte) rappresentano gli eventi nel futuro lontano.
Molti preferiscono escludere l’interpretazione di questi ultimi due mazzetti, ritenendola superflua, in quanto i primi due mazzetti disposti e interpretati a ferro di cavallo costituirebbero già la risposta esaustiva al quesito posto dal consultante.
In cartomanzia si sa il “cuore” della metodologia va osservata scrupolosamente non escludendo “personalizzazioni” che spesso fanno la differenza.
Questo metodo può apparire in prima istanza “complesso”: non è così, anzi basta un pò di prove, e si noterà che diventa assimilabile in breve.
I responsi sono tra i pi๠precisi in cartomanzia: non resta che provare se c’è assonanza tra la nostra sensitività e questo metodo ricordando che può essere usato anche con Sibille e Carte Napoletane a patto che si ricalibri il numero di carte per i vari mazzetti proporzionalmente al numero di carte presenti nel mazzetto.