Cartomanzia tarocchi : i metodi degli zingari
Di certo i Tarocchi sono da sempre le lame pi๠usate dagli zingari per la divinazione : nell’immaginario popolare e nella considerazione pratica gli zingari sono da sempre sinonimo di divinazione.
Antichi metodi caratterizzano la loro divinazione che sembra quanto mai precisa : dalle zingare di Piazza del Popolo a Roma a quelle che si trovano in quasi tutte le città , sembra che i loro consulti, tra l’altro spesso rapidi e veloci, siano abbastanza precisi e affidabili.
Ma i metodi, o sistemi, zingareschi sono tanti : non è possibile farne una raccolta completa , tuttavia alcuni sono noti e abbastanza diffusi.
Ne prendiamo in considerazione alcuni, tra cui questo che può essere operato con un mazzo ridotto di 42 lame, oppure con l’intero mazzo di Tarocchi ovvero con tutte e 78 lame.
Metodo con 42 carte
Gli Arcani Maggiori vanno presi tutti , mentre degli Arcani Minori vanno prese a caso 20 lame a dorso coperto. Si costituisce così il mazzo divinatorio di 42 carte : il mazzo va accuratamente mischiato e il consultante, durante l’operazione, deve tener ferma la mente sulla domanda che pone al consulto.
Finito di mischiare le carte , partendo rigorosamente da destra, si stendono le carte in 6 file orizzontali da 7 lame ciascuna, partendo rigorosamente sempre da destra per ogni riga.
La stesa dei Tarocchi , al termine, sara’ rappresentata da 6 riche di 7 lame ciascuna.
La PRIMA riga è il PASSATO, la SECONDA il PRESENTE, la TERZA riga rappresenta l’AMBIENTE ESTERNO, la QUARTA riga il FUTURO IMMEDIATO, la QUINTA il FUTURO POSSIBILE, la SESTA riga il RESPONSO FINALE.
La lettura e l’interpretazione avviene sempre da DESTRA verso SINISTRA : la prima carta a destra della riga è quella che ha un peso maggiore, diremo determinante, mentre via via procedendo verso sinistra le informazioni che forniranno le lame dei Tarocchi saranno sempre di complemento .
Ovviamente le lame possono essere lette a due a due nell’abbinamento.
PRIMA RIGA : rappresenta il passato del consultante, tutti gli avvenimenti che in qualche modo hanno lasciato tracce significative nella sua vita, spesso anche quelli rimossi dalla sua memoria.
SECONDA RIGA : rappresenta il presente, l’attuale del consultante, tutti i problemi e le situazioni in cui è immerso attualmente e le esperienze che sta vivendo.
TERZA RIGA : è l’ambiente esterno del presente. Tute quelle situazioni che vive il consultante senza che però abbia possibilitaà di intervenire.
QUARTA RIGA : sono gli avvenimenti attesi o inattesi che il consultante vivrà nell’immediato futuro e su cui ha scarse possibilità di intervento.
QUINTA RIGA : è il futuro possibile interpretato dai Tarocchi, le situazioni, gli avvenimenti, le problematiche che il consultante potrà evitare o ricercare e che fanno parte del futuro prossimo della sua sfera di intervento.
SESTA RIGA : è il futuro in generale del consultante , la conclusione finale verso la quale è avviato il consultante se non dovesse modificare ciò che è in suo potere modificare, ovvero perdurando la situazione e il quadro attualizzato.
Molto importante è la colonna di destra dello schema : alcuni vedono in questa colonna , nella sua interpretazione , la soluzione che i Tarocchi suggeriscono.
La lettura avviene partendo dall’alto verso il basso partendo dall’ultima carta a destra di ogni riga .
Una variante del metodo consiste nell’utilizzare tutte le 78 lame del mazzo dei Tarocchi e utilizzando le 42 lame che sortiranno dopo aver mischiato il mazzo : ovviamente nelle 42 carte sortite gli Arcani Maggiori saranno pi๠determinanti .
Un altra variante al metodo consiste , partendo dalla prima carta in alto a destra e procedendo in senso antiorario , di contare 7 carte e quindi di abbinare per il significato la prima e la settima , fino a formare 6 coppie.
La stesa opporrà anche un altra interpretazione soprattutto se si adopera l’intero mazzo di Tarocchi : la prevalenza e la disposizione di semi e colori sulla stessa riga permette l’interpretazione migliore dell’insieme.