Cartomanzia : metodo per carte napoletane
In cartomanzia le carte napoletane sono sicuramente ritenute le carte pi๠“affidabili” dopo i Tarocchi, anzi addirittura alcuni le ritengono superiori pur essendo costituite da una parte degli arcani minori dei Tarocchi.
Nell’antica tradizione della cartomanzia napoletana , le carte napoletane rappresentano il mazzo di carte pi๠usato, e proprio da questa antica tradizione partenopea vediamo un metodo per la lettura.
Si prende il mazzo e si mischia concentrandosi sul consultante, si porge con la sinistra il mazzo al consultante che lo dividerà ( sempre con la sinistra ) , al termine si ricompone il mazzo.
Si prendono 22 lamine e capovolte con il dorso in alto si mette una carta al centro e le altre 21 tutte intorno a formare un cerchio. A quel punto si chiede al consultante la domanda per la quale consulta le carte , e subito dopo si scopre la carta centrale che determina la prima risposta . Ad esempio ad una domanda se è in arrivo l’amore, se la carta centrale è un cavaliere di coppe significa che l’amore desiderato è in avvicinamento, prossimo.
Dopo ci si fa indicare ( mai toccare ) dal consultante una carta : la si scopre e partendo da quella successiva e in senso orario si contano 7 carte e si scopre la settima, e poi ancora latre sette e si scopre anche qui la settima. Si ha ora la prima terna che indica il passato riferito alla domanda. Successivamente si ripete partendo dalla carta successiva alla prima scoperta e fino ad esaurimento della spianata in modo da avere tante terne ( o triadi ) di lamine da interpretare. La prima terna è il passato, l’ultimo il futuro.
Il consultante non dovrà mai toccare le carte me essere invitato solo a concentrarsi sulla domanda fatta.